Siccità e incendi, l'Ispra chede il rinvio dell'apertura della caccia

TERAMO – La siccità e gli incendi hanno stremato la fauna selvatica, privandola di cibo, acqua e rifugi. Quindi bisogna sospendere o almeno limitare la stagione della caccia. A chiederlo dopo le associazioni ambientaliste adesso è l’Ispra, l’istituto di ricerca del Ministero dell’Ambiente. In una nota inviata a tutte le Regioni (alle quali spetta di fissare i calendari venatori), Ispra invita a rinviare ad ottobre l’apertura della caccia o a ridurre il numero di capi che si possono abbattere.
L’Ispra invita le le Regioni a sospendere l’allenamento dei cani da caccia, che stressa la fauna selvatica. Quindi vietare la caccia da appostamento, che si svolge presso gli scarsi punti di abbeverata rimasti. Il terzo invito è posticipare all’inizio di ottobre o limitare numericamente la caccia agli uccelli acquatici (come le anatre) e alle specie oggetto di ripopolamento (come lepri e fagiani). Infine, l’Ispra propone di vietare per due anni la caccia nelle zone colpite da incendi.